L’analisi di scimmie adolescenti ha dato la conferma che un forte consumo di alcool in età precoce può causare danni permanenti al cervello. Le cellule più danneggiate sono quelle staminali destinate a diventare neuroni nell’ippocampo, l’area del cervello responsabile della memoria e non solo. Dat o che lo sviluppo neurologico delle scimmie è molto simile a quello degli umani, questa scoperta suggerisce che effetti simili si possano verificare negli adolescenti umani che consumano alcolici.

Chitra Mandyam del Scripps Research Institute di La Jolla , California, ed i suoi colleghi (1) hanno dato delle bevande alcoliche mischiate con agrumi a quattro macachi rhesus , un’ora al giorno, per un periodo di 11 mesi. Due mesi dopo, i loro cervelli sono stati confrontati con quelli di scimmie che non avevano co nsumato alcool. I primati che avevano consumato gli alcolici avevano un 50-90% in meno di cellule staminali nell’ippocampo, rispetto alle altre scimmie che non lo avevano assunto: “Abbiamo osservato una drammatica riduzione nel numero delle cellule stamina li” afferma Chitra Mandyam , soggiungendo che il consumo di alcool negli adolescenti è in aumento e gli studi in modelli animali indicano l’adolescenza come un periodo di elevata vulnerabilità agli insulti del cervello. Di questo organo, la parte più sensib ile è infatti l’ippocampo.

Nei bambini, quest’ultima formazione cerebrale è molto sensibile alla presenza tossica dell’alcool e la cosa che dovremmo dire alla gente è che questo tipo di consumo è in grado di uccidere le cellule staminali dei loro figli. Qu esta perdita può causare danni permanenti alla memoria e deficit cognitivi, con un possibile esordio molto precoce di malattie degenerative come le demenze. Va inoltre considerato che lo studio ha accertato che questo effetto killer per le cellule staminal i dell’ippocampo continua fino a due mesi dopo la sospensione dall’alcool e può essere alla base dei deficit cognitivi che si osservano negli alcolisti. La dipendenza dall’alcool riduce infatti la proliferazione e la sopravvivenza della corteccia prefronta le mediale ( mPFC ) (2). L’aumento della morte cellulare nell’ippocampo e la degenerazione neuronale che segue l’assunzione di alcool dovrebbe suggerire di evitarne l’assunzione cronica e di diventarne dipendente, al fine di prevenire deficit improvvisi e or mai impossibili da invertire.

Riferimenti

 1. Taffe, M.A., R.W. Kotzebue, R.D. Crean, E.F. Crawford, S. Edwards, and C.D. Mandyam, Long-lasting reduction in hippocampal neurogenesis by alcohol consumption in adolescent nonhuman primates. Proc Natl Acad Sci U S A, 2010.

2. Richardson, H.N., S.H. Chan, E.F. Crawford, Y.K. Lee, C.K. Funk, G.F. Koob , and C.D. Mandyam , Permanent impairment of birth and survival of cortical and hippocampal proliferating cells following excessive drinking during alcohol dependence . Neurobiol Di s , 2009. 36(1): p. 1-10.