I Modelli Operativi Interni, o MOI, sono un concetto chiave nella psicologia delle relazioni. Si riferiscono alle rappresentazioni mentali che abbiamo di noi stessi, degli altri e delle relazioni in generale. Questi modelli si sviluppano durante l’infanzia e continuano a evolversi nel corso della nostra vita, influenzando profondamente la nostra percezione delle relazioni amorose. Ma come si creano i MOI? In breve, i modelli operativi interni si sviluppano attraverso le esperienze di attaccamento che abbiamo durante l’infanzia. L’attaccamento si riferisce alla connessione emotiva che si sviluppa tra un bambino e i suoi caregiver primari. Quando i caregiver rispondono in modo sensibile e coerente alle esigenze del bambino, il bambino sviluppa un attaccamento sicuro. Questo significa che il bambino impara a fidarsi degli altri e a sentirsi sicuro nel cercare comfort e supporto. Al contrario, se i caregiver non sono sensibili o coerenti nelle loro risposte, il bambino può sviluppare un attaccamento insicuro. Ci sono tre tipi di attaccamento insicuro: evitante, ansioso-ambivalente e disorganizzato. I bambini con un attaccamento insicuro evitante imparano a sopprimere le proprie esigenze e ad essere autonomi, mentre quelli con un attaccamento ansioso-ambivalente imparano a cercare costantemente l’attenzione e il comfort dei caregiver. I bambini con un attaccamento disorganizzato, invece, non hanno un modello coerente di attaccamento e possono sviluppare comportamenti disorganizzati e contraddittori. Nella vita adulta si ricercherà una relazione amorosa simile a quella vissuta nell’infanzia con i propri adulti di riferimento. In qualunque modo ci avranno insegnato ad essere amati da piccoli, da adulti cercheremo, seppur inconsapevolmente, un modello molto simile di amore, l’unico che conosciamo e nel quale ci sentiamo a nostro agio. I diversi tipi di attaccamento ai care giver infatti influenzano la creazione dei MOI. Le persone con un attaccamento sicuro hanno MOI positivi, che li portano ad avere relazioni amorose sane e appaganti. Al contrario, le persone con attaccamenti insicuri possono avere MOI negativi, che influenzano negativamente le loro relazioni amorose. Ad esempio, una persona con un MOI negativo potrebbe avere difficoltà a fidarsi del partner o a sentirsi a proprio agio nell’aprirsi emotivamente. Perché una relazione possa funzionare, è importante comunicare con il proprio partner e comprendere i suoi MOI. La comprensione reciproca dei MOI può aiutare a creare una relazione amorevole e duratura, in cui entrambi i partner si sentono compresi e accettati. E’ comunque importante sottolineare che i MOI non sono immutabili. Attraverso un percorso terapeutico è possibile modificare quelli negativi e svilupparne di positivi. Un esempio di aiuto è la terapia cognitivo-comportamentale o la terapia dell’attaccamento, che aiuta a identificare e modificare i modelli di pensiero dannosi. Non sarà certo un percorso semplice e di facile riuscita, ma potrebbe cambiare davvero la tua vita.

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