Le Heart Association Scientific Sessions 2017 si sono tenute in Anaheim, California USA, dall’11 al 15 novembre 2017. Esse hanno attirato 18.000 professionisti da più di 100 Paesi. John Warner, cardiologo e Presidente dell’American Heart Association (AHA) , il mattino del giorno 13 novembre 2017, dopo aver tenuto il suo discorso il giorno precedente, ovvero di domenica, viene colpito da attacco cardiaco[1]. Pare assurdo visto il contesto, eppure era prevedibile, proprio perché il Dr. Warner stava seguendo pedissequamente le istruzioni sulla prevenzione cardiologica diffuse dalla sua stessa Associazione. Paradossalmente, infatti, quelle indicazioni non andrebbero seguite, proprio perché prescrivono comportamenti alimentari inadatti alla salute del cuore.

Il Dr. Warner ha solo 52 anni e non è stato sfortunato: seguendo per tutta la propria vita le raccomandazioni dell’AHA, che di fatto peggiorano il rischio cardiovascolare invece che ridurlo, ha infatti subito l’occlusione di una arteria coronarica. Il rischio cardiovascolare aumenta e colpisce chi segue consigli sbagliati in materia di prevenzione. La particolarità, in questo caso, è che ad essere colpito è stato proprio l’artefice di quegli stessi consigli .

 Quali sono le indicazioni dei Cardiologi Americani (e di riflesso di quelli mondiali)?

L’AHA consiglia il massiccio utilizzo di cereali e di grassi dannosi come l’olio di mais, di canola, di girasole e di soia . I cardiologi Italiani, se interpellati, perché nei siti delle varie categorie si parla solo di farmaci e di interventi chirurgici, si limitano a consigliare l’utilizzo dell’olio extra vergine di oliva, non ponendo l’attenzione su come questo vada usato, tanto che la maggior parte delle persone lo utilizza in cottura o per friggere, modalità che andrebbero assolutamente evitate.

In Italia, gli esperti Cardiologi demonizzano l’olio di Palma , senza aver capito che è il riscaldamento dell’olio che avviene durante la raffinazione a produrre scorie dannose. L’olio di Palma deve essere estratto a freddo e non raffinato per risultare Extravergine, rosso, molto profumato ed affatto nocivo. Quello da evitare è proprio quello insapore e ultra raffinato contenuto in molti dei cibi consumati da adulti e bambini. Ma il qualunquismo, la superficialità e probabilmente anche gli interessi in gioco (la stessa TV ed i giornali hanno la bocca cucita, le mani legate dagli sponsor che li foraggiano) lasciano che si diffondano informazioni fuorvianti ed infondate. Ciò che fa male, ad esempio, è la merendina in sé, zucchero allo stato puro, causa di picchi glicemici dannosi per la nostra salute, come più volte spiegato, e l’olio di girasole che spesso sostituisce quello di palma raffinato è addirittura più dannoso di quest’ultimo . Non si protesta ad esempio contro gli oli realmente nocivi, ma contro il burro, che nocivo non lo è per nulla. E cosa ne diciamo degli Oli vegetali mortali che le pubblicità addirittura spacciano come salutari per il cuore pur non essendolo affatto? Avete mai sentito Cardiologi organizzare una campagna di categoria contro la vendita delle merendine che ne contengono a fiotti? Non credo, infatti la cardiopatia non risparmia nemmeno la categoria dei Cardiologi, americani o italiani che siano.

La vera prevenzione cardiologica si effettua con la dieta . Come già ampiamente scritto[2], persino con l’Aspirinetta non si fa prevenzione, poiché trattasi di una vera e propria terapia farmacologica contro l’insorgere di un problema che un paziente ancora non ha e che lo vedrà a rischio di morte proprio a causa dell’utilizzo del farmaco stesso. Il come si mangia è invece la chiave di tutto e la vera prevenzione la si effettua controllando rigorosamente glicemia e produzione endogena di insulina, infiammazione, ossidazione, omocisteina e mantenendo adeguati i valori di Vitamina D3

Poche regole ma da seguire attentamente dunque, le stesse che il nostro Dr. Warner disattende e con lui e tutti i Cardiologi che seguono le linee guida ufficiali, che, temendo uova, burro e colesterolo , si abbuffano invece di cereali, naturalmente integrali. Il problema maggiore risiede nel fatto che i pazienti seguono le stesse pericolose linee guida, ottenendo il medesimo destino.

Il CEO dell’AHA, Nancy Brown, dopo l’episodio di malessere del Dr. Warner, ha dichiarato che ” John wanted to reinforce that this incident underscores the important message that he left us with in his presidential address … that much progress has been made, but much remains to be done .”[3] Ha infine chiosato con geniale affermazione: ” Cardiac events can still happen anytime and anywhere “. Una contraddizione in termini insomma.

Se gli attacchi cardiaci possono sorprenderci in qualsiasi momento, perché la Medicina si domanda come evitarli? Quali dunque i progressi effettuati? La Medicina spesso guarda dove non deve guardare, cerca dove non deve cercare e ignora più o meno consapevolmente soluzioni e risposte. Per questo motivo da sempre Vi sprono a trovare da soli la strada della verità .

 

Riferimenti: