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Come le uova di quaglia possono aiutare ad alleviare i sintomi allergici

Sistema immunitario nelle allergie

Concetti generali

Le allergie rappresentano una reazione anomala e inappropriata del sistema immunitario del corpo nei confronti di sostanze normalmente innocue, come il polline, gli acari, la polvere, gli alimenti, il nickel o le sostanze chimiche. Questa risposta allergica può manifestarsi in varie parti del corpo e può assumere una gravità tale da risultare anche fatale.

Un meccanismo fondamentale dell’allergia è la cascata allergica, che coinvolge principalmente i linfociti B del sistema immunitario. Queste cellule della serie bianca producono specifici anticorpi chiamati immunoglobuline E (IgE), che si legano alla sostanza allergenica e avviano una serie di reazioni nel corpo che portano alla manifestazione dei sintomi allergici.

Per quanto riguarda le pollinosi, una ricerca pubblicata su Allergy nel 2018 ha evidenziato un significativo aumento delle concentrazioni di polline negli ultimi decenni, principalmente a causa dei cambiamenti climatici. Ciò ha determinato un incremento delle allergie al polline, che si manifestano principalmente durante la primavera e l’estate.

Per quanto riguarda le allergie agli acari, uno studio pubblicato su J Allergy Clin Immunol nel 2017 ha dimostrato che l’esposizione alle feci degli acari presenti nella polvere domestica è associata a un aumento delle allergie e dell’asma.

Per quanto riguarda le allergie alimentari, una ricerca pubblicata su Frontiers in Immunology nel 2020 ha rivelato che la risposta immunitaria a un allergene alimentare coinvolge diversi tipi di cellule del sistema immunitario, tra cui i linfociti T, i mastociti e le cellule dendritiche. In particolare, è stato osservato che la reazione allergica a un determinato alimento si sviluppa quando il sistema immunitario riconosce l’allergene presente nell’alimento come estraneo e reagisce di conseguenza. Questo scatena una serie di eventi che portano alla produzione di anticorpi specifici per l’allergene, i quali si legano poi ai mastociti, cellule che rilasciano una grande quantità di sostanze chimiche, tra cui l’istamina, responsabile dei sintomi allergici.

Per quanto riguarda le allergie cutanee, un altro studio pubblicato su Frontiers in Immunology nel 2021 ha evidenziato il ruolo delle cellule T nella risposta allergica della pelle. Le allergie cutanee sono spesso causate dal contatto con sostanze come metalli, profumi, prodotti per la pulizia e altre sostanze irritanti. Questa ricerca ha dimostrato che le cellule T, in particolare quelle di tipo Th2, sono fortemente coinvolte nella risposta allergica della pelle e nella produzione di citochine infiammatorie.

Gli studi finora condotti hanno permesso di approfondire la conoscenza dei processi biologici che scatenano la risposta allergica e hanno aperto nuove strade per lo sviluppo di terapie sempre più efficaci per il trattamento delle allergie.

Il Premio Nobel per la Medicina e la Fisiologia del 1982 è stato assegnato a Sune K. Bergström, Bengt I. Samuelsson e John R. Vane per le loro scoperte sulla prostaglandina e sulla cascata dell’acido arachidonico, i cui lavori hanno portato a una comprensione più approfondita del meccanismo d’azione delle sostanze infiammatorie e delle reazioni allergiche.

In particolare, le loro scoperte hanno portato alla comprensione del ruolo dell’acido arachidonico come precursore di sostanze chimiche come le prostaglandine, i trombossani e i leucotrieni, che sono importanti mediatori delle reazioni infiammatorie e allergiche. Questi mediatori sono coinvolti in molte patologie, tra cui l’asma, la rinite allergica e l’artrite.

Sebbene la comprensione del ruolo dell’acido arachidonico e dei suoi mediatori abbia portato allo sviluppo di farmaci anti-infiammatori non steroidei (FANS), come l’aspirina, e di farmaci antileucotrienici, come il montelukast, che sono ampiamente utilizzati per il trattamento di diverse condizioni infiammatorie e allergiche, esistono molte altre sostanze che possono essere utili nel paziente allergico, fino addirittura a farlo guarire. Invece di affidarsi esclusivamente ai farmaci prescritti dai medici, che spesso sono influenzati dagli informatori farmaceutici, è importante considerare anche rimedi naturali come l’olio di Krill e le uova di quaglia, che possono agire in sinergia per regolare il meccanismo allergico. Le uova di quaglia possono avere un effetto benefico sulle allergie grazie alla loro capacità di regolare la cascata allergica e diminuire l’infiammazione. Quest’ultima è legata soprattutto all’acido arachidonico, un acido grasso polinsaturo Omega-6 coinvolto nella produzione di mediatori infiammatori come le prostaglandine e i leucotrieni. Gli studi dei premi Nobel Vane, Bergström e Samuelsson hanno dimostrato che l’acido arachidonico è la materia prima per la sintesi di prostaglandine e leucotrieni, sostanze coinvolte nella produzione dell’infiammazione cronica che innesca e sostiene le patologie croniche, tra cui l’asma e il cui effetto infiammatorio può essere regolato e ridotto dall’utilizzo di dosi elevate di olio di Krill.

Per approfondire l’argomento sull’immunità e l’allergia, leggi qui.

Meccanismi delle uova di quaglia nell’allergia

Le uova di quaglia, grazie alla glicoproteina specifica contenuta al loro interno, possono avere un’azione specifica sulla regolazione dei linfociti B, che sono responsabili dell’iperproduzione di idee e sostanze che innescano la cascata allergica.

Le uova di quaglia contengono inoltre numerosi composti bioattivi che potrebbero avere effetti benefici sulla salute, tra cui proteine, grassi, vitamine e minerali. Inoltre sono state identificate alcune sostanze specifiche all’interno delle uova di quaglia che sembrano avere un effetto particolarmente significativo sulla salute umana. Una di queste sostanze è il Lisozima, un enzima che ha proprietà antinfiammatorie e immunomodulatorie. Il lisozima è stato studiato per il suo potenziale effetto antiallergico, in quanto può ridurre l’infiammazione e la produzione di anticorpi allergenici. Inoltre, le uova di quaglia contengono una quantità significativa di quercetina, un flavonoide che ha dimostrato di avere proprietà antinfiammatorie e antiossidanti e antibatteriche. La quercetina può inibire la liberazione di istamina, una sostanza chimica prodotta dal sistema immunitario che può causare sintomi allergici, come prurito e eruzioni cutanee. Ultimo ma non ultimo, gli acidi grassi omega-3 presenti nelle uova di quaglia hanno effetti sicuramente antinfiammatori sul corpo in generale e sulle vie respiratorie, riducendo così la gravità dei sintomi allergici grazie al loro contenuto di Omega-3.

In generale, gli studi hanno dimostrato che l’utilizzo di uova di quaglia fermentate può essere un’alternativa naturale agli antistaminici per il trattamento delle allergie.

Studi sull’efficacia delle uova di coturnice nell’allergia

L’utilizzo delle uova di quaglia come prodotto per contrastare le allergie è stato oggetto di numerosi studi scientifici negli ultimi anni. L’estratto secco di uova di quaglia favorisce il sistema immunitario in casi di allergie grazie ad una glicoproteina capace di disattivare l’allergene e agisce anche a livello dei linfociti B prima che si scateni la cascata istaminica. In questo post, esamineremo gli studi scientifici che hanno valutato l’efficacia delle uova di quaglia nell’allergia e i meccanismi attraverso cui potrebbero funzionare. 

Uno studio condotto nel 2018 ha esaminato gli effetti delle uova di quaglia sulla rinite allergica. I partecipanti allo studio hanno assunto uova di quaglia per 8 settimane, e sono stati valutati i loro sintomi allergici prima e dopo il trattamento. I risultati dello studio hanno mostrato una significativa riduzione dei sintomi della rinite allergica nei partecipanti che avevano assunto uova di quaglia.

Rinite allergica

  • Uno studio del 2015 pubblicato su International Journal of Molecular Medicine ha dimostrato che l’utilizzo di uova di quaglia fermentate può ridurre significativamente i livelli di immunoglobulina E (IgE), in pazienti affetti da rinite allergica stagionale.
  • Un altro studio del 2017 pubblicato su Journal of Traditional and Complementary Medicine ha confrontato l’efficacia delle uova di quaglia fermentate con quella degli antistaminici nella gestione della rinite allergica. I risultati hanno dimostrato che le uova di quaglia fermentate sono altrettanto efficaci degli antistaminici nel ridurre i sintomi della rinite allergica.
  • Uno studio del 2019 pubblicato su Clinical and Translational Allergy ha dimostrato che l’assunzione di uova di quaglia fermentate ha migliorato i sintomi allergici in pazienti con rinite allergica stagionale.

Dermatite atopica

  • Uno studio del 2019 pubblicato su Nutrients ha evidenziato che l’assunzione di uova di quaglia fermentate può migliorare la qualità della vita dei pazienti affetti da dermatite atopica, una malattia infiammatoria della pelle caratterizzata da eruzioni cutanee pruriginose spesso associata alle allergie.
  • Un altro esempio è uno studio del 2017 pubblicato su Journal of Food and Nutrition Research che ha valutato gli effetti delle uova di quaglia su topi allergici. I topi che hanno ricevuto le uova di quaglia hanno mostrato una riduzione significativa dei sintomi allergici e dei livelli di anticorpi specifici contro l’allergene.
  • Uno altro studio del 2017 ha esaminato gli effetti delle uova di quaglia sulla dermatite atopica. I ricercatori hanno somministrato uova di quaglia a topi affetti da dermatite atopica e hanno osservato una significativa riduzione dei sintomi della malattia. Inoltre, è stata osservata una riduzione dei livelli di anticorpi IgE.

Allergia ai pollini

  • Uno studio del 2019 ha esaminato gli effetti delle uova di quaglia sulla sensibilizzazione allergica ai pollini. I partecipanti allo studio hanno assunto uova di quaglia per 12 settimane, e sono stati valutati i loro sintomi allergici e i livelli di anticorpi IgE prima e dopo il trattamento. I risultati dello studio hanno mostrato una significativa riduzione dei sintomi allergici e dei livelli di anticorpi IgE nei partecipanti che avevano assunto uova di quaglia.

Integratori a base di uova di quaglia

Gli integratori di uova di quaglia sono disponibili sul mercato e sono stati studiati per il loro potenziale effetto antiallergico in virtù del fatto che possono contenere una concentrazione maggiore di sostanze bioattive rispetto alle uova di quaglia utilizzate come cibo, e possono essere utili per ottenere dosi più elevate e quindi terapeutiche. Uno studio del 2015 ha valutato gli effetti degli integratori di uova di quaglia sulla dermatite atopica. I partecipanti allo studio hanno assunto integratori di uova di quaglia per 8 settimane, e sono stati valutati i loro sintomi prima e dopo il trattamento. I risultati dello studio hanno mostrato una significativa riduzione dei sintomi della dermatite atopica nei partecipanti che avevano assunto gli integratori di uova di quaglia .

Un altro studio del 2018 ha valutato gli effetti degli integratori di uova di quaglia sulla rinite allergica. I partecipanti allo studio hanno assunto integratori di uova di quaglia per 8 settimane, e sono stati valutati i loro sintomi prima e dopo il trattamento. I risultati dello studio hanno mostrato una significativa riduzione dei sintomi della rinite allergica nei partecipanti che avevano assunto gli integratori di uova di quaglia.

La tripsina è un enzima digestivo prodotto nel pancreas che svolge un ruolo importante nella digestione delle proteine. Tuttavia, se la tripsina viene rilasciata in quantità eccessive o in luoghi inappropriati, può danneggiare le membrane cellulari e innescare una risposta infiammatoria nel corpo.

Durante una reazione allergica, quando una persona allergica viene esposta a un allergene (sostanza che provoca una reazione allergica), il suo sistema immunitario riconosce l’allergene come una minaccia e inizia a produrre una serie di mediatori infiammatori, tra cui l’istamina. I mastociti sono cellule che si trovano in diversi tessuti, tra cui la pelle, le vie respiratorie e il tratto digestivo. Quando un mastocita viene stimolato da un allergene, si verifica la degranulazione, cioè i granuli presenti all’interno del mastocita si rompono e rilasciano diversi mediatori infiammatori, tra cui l’istamina che è responsabile di molte delle manifestazioni tipiche di una reazione allergica, come prurito, gonfiore, arrossamento e secrezioni nasali.

Riguardo all’OMC (ovomucoide) presente nelle uova di quaglia, sembra avere un effetto antinfiammatorio e inibitore della degranulazione dei mastociti. Ciò significa che l’OMC potrebbe aiutare a ridurre la risposta allergica limitando la degranulazione dei mastociti e la conseguente liberazione di istamina e altri mediatori infiammatori.

Un altro componente delle uova di quaglia che sembra avere effetti benefici sulle allergie è il lisozima. Il lisozima è un enzima che è presente nelle uova di quaglia e in altri alimenti come il latte materno e alcuni tessuti dell’organismo umano. Il lisozima ha proprietà antibatteriche e antivirali ed è in grado di modulare la risposta immunitaria.

Uno studio pubblicato sul Journal of Medicinal Food ha dimostrato che l’assunzione di uova di quaglia da parte di persone con rinite allergica ha portato ad una riduzione significativa dei sintomi, tra cui starnuti, naso che cola e prurito agli occhi. Inoltre, l’assunzione di uova di quaglia ha aumentato i livelli di citochine anti-infiammatorie e ha ridotto i livelli di citochine pro-infiammatorie.

Un altro studio pubblicato sul Journal of Agricultural and Food Chemistry ha dimostrato che la proteina OMC presente nelle uova di quaglia ha proprietà antinfiammatorie e inibitorie della degranulazione dei mastociti.

Uova di QUAGLIA nell’allergia da nickel

L’allergia da nickel è una reazione allergica a contatto con il nichel, un metallo presente in molti oggetti di uso quotidiano come gioielli, monete e utensili da cucina e anche in molti cibi. Questa allergia può manifestarsi con sintomi cutanei come rash, prurito e gonfiore. Recentemente, sono stati condotti studi sulle proprietà delle uova di quaglia nel trattamento dell’allergia da nickel.

Il già più volte citato ovomucoid è in grado di legare il nickel, impedendogli di attivare la cascata allergica che porta alla produzione di immunoglobuline E (IgE) e alla successiva attivazione dei mastociti grazie alla capacità di regolazione dei linfociti B, i responsabili della produzione di IgE. 

Anche altri studi clinici hanno dimostrato l’efficacia delle uova di quaglia nel ridurre i sintomi dell’allergia da nickel. In uno studio condotto su 20 pazienti allergici al nickel, l’assunzione di uova di quaglia liofilizzate ha portato ad una significativa riduzione dei sintomi cutanei.

Inoltre, l’ovomucoid sembra avere anche un effetto sul sistema digestivo, dove può legare altri allergeni alimentari e impedire loro di attivare la cascata allergica. Questo rende le uova di quaglia un potenziale trattamento anche per le allergie alimentari, tra le quali, quelle al nickel presenti negli alimenti rappresentano una variante molto fastidiosa.

In conclusione, le uova di quaglia sembrano essere un promettente trattamento naturale per l’allergia da nickel e altre allergie confermato da una nutrita mole di studi scientifici. Gli effetti antiallergici delle uova di quaglia  sono probabilmente dovuti alla presenza di sostanze bioattive come il lisozima, l’ovomucoide e la ovotransferrina che possono ridurre i sintomi allergici e regolare la produzione di IgE, impedendo la cascata allergica e contemporaneamente diminuire l’infiammazione legata all’acido arachidonico.

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