Perché i biscotti 'senza zucchero' nascondono un segreto zuccherino che dovresti conoscere

Sull’onda del tema “Consapevolezza e libertà di pensiero“, oggi voglio smascherare uno dei tanti prodotti venduto sotto false spoglie: i biscotti senza zucchero.

Quante volte leggiamo questa dicitura sulle confezioni? Oppure anche quella più corretta, ma non meno ingannevole, “senza zuccheri aggiunti”? Ebbene, spogliamo questi prodotti da tale etichetta e cosa scopriamo? Che i biscotti sono sostanzialmente zucchero. La loro essenza è zucchero. Il fatto che siano privi di zuccheri aggiunti non significa affatto che essi non siano dannosi o che siano dietetici.

I comuni biscotti sono composti da farina, a sua volta costituita per il 70-80% circa di amido e quindi di glucosio. Essi appartengono, cioè, alla categoria dei carboidrati, ovvero zuccheri, e non certo a quella dei carboidrati a basso indice glicemico. Ciò significa che la trappola mediatica e comunicativo-pubblicitaria ha ancora una volta lavorato nel tentativo di rendere apprezzabile un prodotto per caratteristiche salutari che in realtà esso non ha.

Proviamo a pensare al messaggio reale che sta sotto questo imbroglio. Ciò che vi suggerisco di evidenziare e memorizzare è l’informazione principale che sta alla base di questa scelta commerciale. In realtà, le case produttrici di biscotti (ovviamente non mi riferisco a quelli proteici, ovvero prodotti con particolari farine, risultato di proteine vegetali estratte e lavorate), con questa scelta strategica, stanno ammettendo che lo zucchero fa male. Già, perché lo zucchero fa male! Nulla ha di buono, come più volte evidenziato. Esso è la causa di tutti i nostri mali, radice delle nostre patologie, croniche e non, fonte dei disturbi quotidiani con cui ormai conviviamo quasi fosse normalità, spesso inconsapevoli di come, solo eliminando lo stesso dalla nostra alimentazione, potremmo risolvere. Quindi, consce di questa realtà, ed avendo notato che anche le coscienze dei consumatori si stanno svegliando in tal senso, le case produttrici di biscotti hanno pensato di architettare un metodo per propinarci il medesimo prodotto con una piccola modifica, per renderlo più appetibile.

Si sa, la macchina dell’informazione è convinta che noi siamo esseri passivi, che ci lasciamo informare e permettiamo che siano gli altri a vivere la nostra vita, a scegliere per noi. Non sanno, però, che il nostro obiettivo è quello che di svegliarci dal torpore, perché c’è un limite alle prese per i fondelli. Perdonate i toni un po’ caldi, ma, quando ci vuole, ci vuole.

Appare così il biscotto senza zuccheri aggiunti , spesso spacciato addirittura come biscotto senza zucchero: altro non è che zucchero, a cui non si aggiunge altro zucchero . Se paragonassimo i danni alla nostra salute di un biscotto con zuccheri aggiunti ed uno senza, ci accorgeremmo presto che le differenze sono pressoché inesistenti.

In realtà, la trappola escogitata potrebbe fagocitare gli stessi inventori. Stanno finalmente ammettendo che lo zucchero fa male. Scoperto quindi che i biscotti sono zucchero allo stato puro, altro non resta che non acquistarli. Certo, immagino che per molti essi restino la base del primo pasto della giornata, la colazione. Ebbene, a chi proprio non riuscisse a rinunciare alle proprie abitudini, ricordo che esistono prodotti, come sopra citato, che possono davvero essere migliorativi perché proteici, ovvero creati con proteine vegetali estratte e lavorate, che non apportano danni al nostro organismo.

Veri e propri biscotti, insomma, ma sostanzialmente diversi da quelli tradizionali. A nessuno piace che ci raccontino menzogne. Non permettiamo che lo facciano.

Bibliografia:

  1. Freeman CR, Zehra A, Ramirez V, et al. Impact of sugar on the body, brain, and behavior. Frontiers in Bioscience (Landmark Edition). 2018 Jun;23(12):2255-2266.
  2.  Gunter, B. (2016). Food Advertising: Informative, Misleading or Deceptive?. In: Food Advertising. Palgrave Macmillan, Cham
  3. NHS Choices. 2014. “Diabetes.” URL: <http://www.nhs.uk/conditions/diabetes/pages/diabetes.aspx>. [Accessed 27th January 2015].

  4. Diabetes UK. 2014. “Diabetes Prevalence 2013,” URL: <http://www.diabetes.org.uk/About_us/What-we-say/Statistics/Diabetes-prevalence-2013/>. [Accessed 27th January 2015].

 

Dichiarazione di non responsabilità: I singoli articoli sono basati sulle opinioni dell’autore rispettivo, che conserva il copyright come contrassegnato e che manleva VIS LLC, proprietaria del Blog, da qualsiasi responsabilità per la loro pubblicazione. Le informazioni contenute in questo sito Web non intendono sostituire una relazione uno a uno con un operatore sanitario qualificato e non sono intese come consulenza medica. L’intero sito ha come obiettivo la condivisione di conoscenze e informazioni provenienti dalla ricerca e dall’esperienza dei singoli Autori, affinché i lettori abbiano una visione disincantata, scientifica, trasparente e ampia della materia e perché possano avere capacità critica ed autonomia decisionale sulla propria salute attraverso gli strumenti loro forniti, atti a concordare con un operatore sanitario qualificato l’intervento terapeutico adatto.