Mi è capitato di vedere la registrazione di un programma TV che aveva come ospite protagonista la Sig. ra Emma Morano, morta all’età di 117 anni, citata anche nel libro scritto dal Dr. Caletti e da me “Le favole sull’alimentazione – Per mangiarTI meglio”. Il programma, andato in onda su uno dei principali canali televisivi italiani, iniziava domandandosi quali fossero i Segreti di longevità della Signora. Tre uova al giorno, pollo e l’assenza di un marito. Senza addentrarmi sull’analisi dei possibili vantaggi dell’ultimo segreto, mi sono subito chiesta…Possibile che dicano che la longevità di una persona sia dovuta alla sua alimentazione e, invece, quando si cerca di far valere il medesimo principio, analizzandolo dal punto di vista opposto, si trovi ostilità e difficoltà soltanto? Mi spiego meglio. Quando si dice che una dieta inadatta accorcia la vita, che le malattie e le morti precoci sono dovute ad errate scelte alimentari, c’è sempre una forma di scetticismo, superficialità o disinteresse in chi ascolta. Come se le malattie fossero solo una sfortunata coincidenza nella vita di una persona e ci colpissero senza un motivo. Eppure si tratta dello stesso principio affrontato da due punti di vista differenti. La dieta della signora Morano la ha aiutata a vivere a lungo? Se avesse mangiato diversamente sarebbe quindi stata meno longeva? La risposta è sì, perché l’alimentazione può essere causa dei nostri mali o soluzione degli stessi . E’ proprio vero che i mass media ci trattano troppo spesso come recipienti di informazioni privi di pensiero proprio… che sia davvero così? Io non credo, ma certamente, perché si possa sfuggire ai tranelli dell’informazione pilotata, occorre “azionare” bene il cervello. Una buona dose di integratori abbinata alla giusta alimentazione potrebbe aiutare.