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Scopri come camminare regolarmente può migliorare la salute fisica e mentale, ridurre lo stress e aumentare l'energia vitale

Come medico e creatore della dieta chetogenica Ketozona, ho sempre sostenuto l’importanza della camminata per i miei pazienti sovrappeso e non solo. Ho constatato come questa semplice attività quotidiana possa accelerare il processo di perdita di peso e portare a risultati duraturi. Tuttavia, nonostante abbia sempre consigliato ai miei pazienti di camminare regolarmente, personalmente non l’avevo mai fatto.
Questo principalmente perché non avevo bisogno di perdere peso o migliorare la mia salute fisica. Ma poi è successo qualcosa che ha cambiato le mie abitudini: ho incominciato a vivere con la mia compagna di vita Manuela, che molti di voi conoscono, che mi ha introdotto al mondo della camminata. Non una camminata di montagna, sia chiaro, ma comunque impegnata in lunghi tratti anche semplicemente nel circondario di casa nostra.
Ammetto che inizialmente sono stato spinto ad accompagnarla da un pizzico di sana gelosia e di protezione, perché, concedetemi un sorriso, anche noi medici siamo prima di tutto uomini. Ben presto però ho percepito il piacere di passare del tempo all’aperto con lei, esplorando nuovi luoghi e scoprendo piccoli angoli inesplorati in mezzo alla natura non molto lontani da noi e ad ogni rientro a casa mi sentivo sempre meglio.
La sua passione per la camminata è stata contagiosa ed io stesso ho cominciato ad apprezzarne i benefici sulla mia salute mentale e fisica ed oggi la camminata è un’attività essenziale nella mia routine quotidiana.
Sono davvero grato a Manuela per avermi spinto a camminare con lei, perché a volte anche un piccolo cambiamento può fare una grande differenza per il nostro benessere complessivo.

 
La camminata è un’attività fisica semplice ed efficace che può aiutare a ridurre il grasso corporeo, migliorare la composizione corporea e promuovere una migliore salute generale. Uno studio recente pubblicato sulla rivista Obesity Research & Clinical Practice ha dimostrato che la camminata regolare (circa 30-60 minuti al giorno) può portare a una significativa riduzione del grasso corporeo, dell’IMC e della circonferenza vita nei soggetti sedentari o sovrappeso/obesi.
Tuttavia, se si vuole ottenere risultati ancora più significativi nella perdita di peso, è possibile abbinare la camminata ad altre strategie alimentari o di esercizio fisico. Ad esempio, seguendo una dieta chetogenica si può aumentare ulteriormente il dimagrimento grazie alla stimolazione dei meccanismi fisiologici tesi all’utilizzo dei depositi adiposi come principale fonte energetica durante le attività quotidiane.
La dieta chetogenica prevede infatti l’eliminazione quasi totale dei carboidrati dalla propria alimentazione in modo tale da indurre uno stato metabolico chiamato “chetosi”, in cui il corpo brucia i grassi invece dei carboidrati come fonte primaria di energia. Questa condizione fa sì che l’organismo sia costretto ad utilizzare le riserve di grasso corporeo per produrre quella necessaria quantità di energia richiesta dalle attività quotidiane. 
 
Inoltre, la camminata si distingue da altre forme di attività fisica perché non aumenta il consumo di ossigeno e quindi lo stress ossidativo. Lo stress ossidativo si verifica quando ci sono troppi radicali liberi nell’organismo e questi iniziano a danneggiare le cellule del corpo, causando una serie di problemi tra cui infiammazioni, malattie cardiovascolari, cancro e invecchiamento precoce. 
 
La respirazione cellulare
E’ il processo metabolico attraverso cui l’organismo produce energia sotto forma di ATP (adenosina trifosfato) utilizzando l’ossigeno e i nutrienti. Durante la respirazione cellulare, gli atomi di idrogeno vengono rimossi dalle molecole del glucosio, degli aminoacidi o dei lipidi ed entrano nella catena respiratoria mitocondriale dove sono trasportati lungo una serie complessa di enzimi che rilasciano energia sotto forma di protoni nell’ambiente della membrana mitocondriale interna.
Durante questo processo, però, si verifica anche una perdita parziale degli elettroni contenuti negli atomi d’idrogeno, i quali possono reagire con l’O2 presente nel flusso respiratorio generando radicali liberi come il superossido anione O2-, ioni perossido, radicale idrossile OH• ecc…
I radicali liberi così formatisi sono altamente instabili ed hanno elevata attività ossidativa nei confronti dei tessuti circostanti; pertanto se non neutralizzati in modo appropriato dall’organismo stesso tramite meccanismi antiossidanti endogeni e/o di sostanze antiossidanti esterne potrebbero causare danneggiamento alle strutture cellulari al livello proteico, lipidico e/o dell’acido nucleico.
L’aumento del consumo di ossigeno durante l’esercizio fisico intenso, dunque, può portare ad un aumento della produzione dei radicali liberi perché più ossigeno viene utilizzato dalle cellule, maggiori sono i radicali liberi che si formano con un aumento esponenziale delle possibilità che questi reagiscano con altre molecole dell’organismo. Inoltre evidenze scientifiche suggeriscono che in condizioni patologiche quali obesità, diabete mellito oppure malattie cardiovascolari vi sia un incrementato livello dei radicali liberi dovuto a processi infiammatori cronici correlati alle malattie stesse.
In sintesi, il processo di respirazione cellulare può generare radicali liberi come sottoprodotto della produzione di energia. L’eccessiva formazione dei radicali liberi rispetto alla capacità del nostro organismo di neutralizzarli ne determina l’accumulo nel tempo ed è stato associato all’insorgenza di diverse malattie croniche tra cui l’invecchiamento precoce, le malattie cardiovascolari, neurologiche e oncologiche.
 
L’esercizio fisico intenso può quindi aumentare temporaneamente i livelli di radicali liberi nel corpo attraverso l’aumento del consumo di ossigeno durante l’esercizio stesso. Ecco perché è fondamentale che chi pratica attività aerobica assuma integratori antiossidanti di alta qualità, in modo da ridurre al minimo i potenziali e quasi sempre presenti, danni agli organi.
 
La camminata invece non richiede uno sforzo intenso come altri tipi di attività fisica (gli sport aerobici, gli esercizi aerobici in palestra..), quindi i suoi effetti sullo stress ossidativo sono minori.
Alcuni studi hanno addirittura dimostrato che la camminata regolare può anche avere effetti positivi sulla riduzione dello stress ossidativo: questo perché l’esercizio moderato stimola anche meccanismi cellulari protettivi contro lo stress (ad esempio gli enzimi antiossidanti).
In conclusione, la camminata rappresenta un’opzione semplice ed efficace per chi vuole mantenere una buona forma fisica senza stressare eccessivamente il proprio organismo. Se abbinata ad altri interventi alimentari e/o di esercizio fisico, come la dieta chetogenica, può portare a risultati ancora più significativi nella perdita di massa grassa. 

Bibliografia:

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