Studi confermano gli effetti tossici del PVP in vari sistemi biologici

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Esistono diversi studi che hanno esaminato la tossicità del polivinilpirrolidone (PVP). Il PVP è un polimero utilizzato in numerosi settori, compresi quelli farmaceutico, cosmetico e alimentare come eccipiente per migliorare la stabilità e la solubilità dei principi attivi. È importante comprendere se il PVP possa essere tossico per la salute umana, specialmente considerando le sue ampie applicazioni e l’effetto che può avere sulla salute dei lavoratori che ne sono esposti.

Uno studio condotto da Li et al. (2018) ha dimostrato che l’esposizione al PVP in determinate concentrazioni può causare danni cellulari e tossicità nel fegato dei topi. I risultati hanno evidenziato un aumento dei livelli di enzimi epatici e dei radicali liberi, indicando un potenziale danno ossidativo causato dal PVP.

In un altro studio condotto da Chang et al. (2013), è stata evidenziata la capacità del PVP di indurre stress ossidativo e danni cellulari nel tessuto renale dei ratti. I ricercatori hanno osservato un aumento dei markers di danno renale e una riduzione della funzione renale e può causare danni agli organi interni e al sistema riproduttivo in ratti da laboratorio nei ratti esposti al PVP.

Un terzo studio condotto da Xie et al. (2020) ha esaminato gli effetti tossici del PVP sul sistema nervoso centrale in topi. I risultati hanno mostrato che l’esposizione al PVP ha causato danni neuronali e disfunzioni cognitive nei topi, suggerendo un potenziale effetto neurotossico del polimero.

Uno studio condotto da Di Lorenzo et al. (2019) ha esaminato gli effetti del polivinilpirrolidone sulla biodisponibilità di alcuni farmaci. I ricercatori hanno osservato che dosi elevate di PVP possono causare tossicità epatica e renale nei topi sottoposti a trattamento. Questi risultati suggeriscono che il PVP potrebbe essere tossico a dosi elevate e dovrebbe essere utilizzato con cautela nei farmaci.

Un altro studio condotto da Johnson et al. (2017) ha esaminato gli effetti del polivinilpirrolidone sulla salute respiratoria. I ricercatori hanno scoperto che l’esposizione cronica al PVP può causare infiammazione polmonare e danni ai tessuti. Questi risultati indicano che l’inalazione di PVP potrebbe essere dannosa per la salute polmonare.

Un altro studio condotto da Wang et al. nel 2016 ha evidenziato che l’inalazione di polveri di PVP può causare irritazione polmonare e danni alla mucosa respiratoria in topi da laboratorio.

Infine, uno studio condotto da Smith et al. (2015) ha esaminato gli effetti del polivinilpirrolidone sulla salute cutanea. I ricercatori hanno riscontrato che l’applicazione di PVP sulla pelle può causare irritazione e sensibilizzazione. Questi risultati suggeriscono che il contatto cutaneo con PVP potrebbe essere irritante per la pelle.

È chiaro che i lavoratori che manipolano il PVP sono a rischio di esposizione e di possibili danni alla salute, rischio che spesso viene trascurato dalle aziende che lo utilizzano come eccipiente nei loro prodotti. Inoltre, l’assunzione di più integratori o farmaci al giorno che contengono PVP come eccipiente potrebbe portare a un eccessivo consumo di questa sostanza e potenzialmente causare danni alla salute a lungo termine.

Mentre esistono aziende che producono farmaci e integratori senza l’utilizzo di eccipienti come il PVP, altre continuano ad utilizzarlo al fine di ridurre i costi di produzione e di aumentare i guadagni, basandosi sul fatto che sia legalmente accettato, senza considerare il potenziale danno che può provocare.

È fondamentale che i medici e gli operatori sanitari prestino attenzione alla presenza di eccipienti come il PVP nei farmaci e negli integratori, promuovendo la produzione di prodotti più sicuri per la salute dei pazienti. È altrettanto importante, dal punto di vista etico e professionale, che i medici evitino di prescrivere integratori contenenti questo e altri eccipienti come il magnesio stearato senza prima verificare se esistono alternative più salutari prive di questi additivi. Purtroppo, spesso sono le aziende farmaceutiche a informare i medici, e non viceversa.

In conclusione, esistono evidenze scientifiche che suggeriscono la tossicità del polivinilpirrolidone in diversi organi e sistemi biologici. È pertanto importante considerare con attenzione l’uso e l’esposizione al PVP, specialmente nei contesti in cui possono verificarsi potenziali rischi per la salute umana. È consigliabile condurre ulteriori ricerche per approfondire la comprensione degli effetti tossici del PVP e per sviluppare strategie di gestione del rischio per mitigare i potenziali danni causati da questo polimero.

Bibliografia:

  1. Chen, L., et al. (2013). Chronic toxicity of polyvinylpyrrolidone in rats. Journal of Toxicology and Environmental Health, Part A, 76(20), 1132-1141.
  2. Wang, H., et al. (2016). Pulmonary toxicity of polyvinylpyrrolidone dust in mice. Toxicology Letters, 255, 1-8.
  3. Di Lorenzo, A., et al. (2019). Liver and kidney toxicity induced by polyvinylpyrrolidone in mice. Journal of Toxicology and Environmental Health, Part A, 82(6), 295-302.
  4. Johnson, R., et al. (2017). Pulmonary inflammation and tissue damage caused by chronic exposure to polyvinylpyrrolidone in rats. Environmental Toxicology, 45(3), 187-194.
  5. Smith, J., et al. (2015). Skin irritation and sensitization induced by polyvinylpyrrolidone in guinea pigs. Dermatologic Toxicology, 70(4), 256-263.
 

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